Fitoterapia

fitoterapia 1Il termine "fitoterapia" deriva dal greco phyton(pianta) e therapeia (cura) e rappresenta in assoluto la prima forma di medicina utilizzata dall'uomo .

Per Fitoterapia si intende una pratica terapeutica che si avvale di prodotti medicinali la cui sostanza attiva è costituita esclusivamente da una droga o da una preparazione vegetale.

La Fitoterapia si ritrova citata in documenti che risalgono a 4.000 anni prima di Cristo riguardanti droghe vegetali come l'oppio, la mandragora, il giusquiamo. 

Nell’antichità i veri conoscitori di questa tecnica erano soprattutto i sacerdoti.

Da Ippocrate in poi gli erboristi sono stati sempre più numerosi.
Agli inizi del XVI secolo Paracelso, che era anche filosofo, era un vero terapeuta olistico e sosteneva la necessità di sperimentazioni su basi logiche.

Egli voleva estrarre l'anima dei vegetali sotto forma di "quintessenze", prima nozione del principio attivo; tenne molte lezioni pubbliche e ciò gli procurò l’antipatia dei suoi colleghi che volevano mantenere un’aura di misticismo attorno alla categoria ed all’arte medica.
Nella  provincia di Pesaro ed Urbino (Italy) è stato trovato un Manoscritto di autore anonimo datato ai primi anni del secolo XVI, che contiene 35 immagini che raffigurano 62 piante medicamentose.

fitoterapia 2Questa raccolta, attualmente conservata presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, contiene e descrive le virtù curative delle piante che gli abitanti della zona di  Urbino, utilizzavano nei secoli passati; tali ricette  si mescolano anche a tradizioni popolari e superstizioni dell'epoca. 

 Il Signore ha creato medicamenti dalla terra,l'uomo assennato non li disprezza...

...con esse il medico cura le malattie e allevia il dolore; e il farmacista prepara i medicamenti...

...così le opere di Dio non hanno mai fine  e da lui gli uomini ricevono la salute.

 (siracide XXXVIII 4 -8)

Attorno alla fine del XIX secolo ed agli inizi del XX ci si comincia ad orientare verso l'isolamento e l'utilizzo dei principi attivi.

Oggigiorno c'è un ritorno alla prescrizione di estratti totali di piante la cui azione medicinale globale sembra essere preferibile rispetto all'effetto dei principi isolati.

Le sostanze attive vegetali si distinguono per essere delle miscele complesse di composti chimici (fitocomplessi) e non singoli composti chimici come avviene nel caso della maggioranza dei farmaci attualmente in uso (farmaci monomolecolari); da ciò deriva che i farmaci vegetali possiedono delle caratteristiche terapeutiche proprie che derivano sia dalla contemporanea presenza di composti con attività biologiche individuali distinte, sia da interazioni che possono avvenire fra questi composti; il risultato è che il fitocomplesso esercita un’azione farmacologica che è diversa da quella di ciascuno dei singoli composti che lo costituiscono.

fitoterapia 3Le droghe e le preparazioni vegetali hanno preceduto, nella storia della medicina, i farmaci monomolecolari moderni ma, al pari di questi, agiscono con meccanismi di interferenza nei processi biochimici dell’organismo prevenendo o riparando i disequilibri che portano alle malattie.

I meccanismi dell’azione farmacologica e la potenza di tale azione vengono studiati e dimostrati nelle sostanze attive vegetali ricorrendo ai metodi sperimentali adottati anche nel caso dei farmaci monomolecolari. 
Di conseguenza, la fitoterapia è una branca della medicina basata sulla scienza e non una medicina alternativa fondata su concetti filosofici estranei alla scienza. 

 

fitoterapia 4Gli estratti erbali si trovano in commercio sotto forma di tisane, gocce, pastiglie, capsule o polveri.

Facendo essiccare la pianta si possono ottenere diversi tipi di preparati: tintureed estratti fluidi per sciroppi e pozioni, spesso hanno però un gusto sgradevole e sono molto diluite. Le tisanehanno un effetto modesto per la scarsa quantità di fitocomplesso.    Lepolverisono ottenute tramite la triturazione della pianta essiccata e contengono tutti i componenti della pianta officinale, anche quelli inerti. L'estratto seccoè una somministrazione che si ottiene a partire dall'estratto fluido, dopo l'eliminazione del solvente, ha un' elevatissima concentrazione di fitocomplesso. Inoltre gli estratti secchi sono le uniche forme oltre agli oli essenziali, che si possono titolare e standardizzare e ciò garantisce la qualità del prodotto. Dalla pianta fresca si possono ottenere isucchi, ottenuti dalla pianta fresca frammentata e pressata meccanicamente, la tintura madreed ilmacerato glicerinato ottenuti facendo macerare in alcol etilico o glicerina il vegetale fresco. Per valutare la qualità del prodotto importanti sono la titolazione, la provenienza e produzione della pianta, la standardizzazione ovvero la garanzia di una quantità precisa e sempre costante di fitocomplesso. I produttori dovrebbero anche controllare la presenza di pesticidi, sostanze tossiche o metalli pesanti che devono essere entro i limiti massimi previsti dalla legge.

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