Nel Dizionario di Medicina la Nutrizione è l'atto di nutrire o di nutrirsi.
Nell’uso comune, particolarmente nelle lingue latine, il termine nutrizione è spesso utilizzato come sinonimo di Alimentazione e distinto da questo da semplici sfumature di senso. Per evitare confusioni o sovrapposizioni concettuali, sul piano pratico conviene invece, in ragione delle implicite interrelazioni, stabilire una distinzione operativa tra i significati da attribuire caso per caso ai due termini.
Dal punto di vista fisiologico la nutrizione può essere definita come il complesso di processi attraverso i quali gli esseri viventi utilizzano i nutrienti per assicurare il metabolismo, la crescita, lo sviluppo e il mantenimento dell’organismo. Nel linguaggio della comunità scientifica, inoltre, il termine fa riferimento al complesso di fenomeni che riguardano la funzione e lo scambio (metabolismo) di energia e di nutrienti nell’organismo, l’essenzialità e i bisogni nelle varie condizioni di età e di vita e gli equilibri e i rapporti con la salute.
Ormai lontanissimi dalle origini, circa 10.000 anni fa, quando l'uomo era un cacciatore-raccoglitore nomade, il cui cibo era costituito essenzialmente di selvaggina (proteine e lipidi) ma anche bacche (frutti selvatici) o ancora radici (Michel Montignac), oggi la Nutrizione è divenuta scienza e si basa sul principio che lo stato di salute viene mantenuto grazie all’assunzione, tramite gli alimenti, di principi nutritivi (nutrienti) necessari a fornire energia per il mantenimento delle funzioni vitali e per le attività corporee (prevalentemente sotto forma di glicidi e lipidi), a fornire substrati per la crescita, il rimodellamento e la riparazione dei tessuti (sotto forma di amminoacidi, peptidi e proteine) e a fornire sostanze in grado di regolare le molteplici funzioni cellulari e metaboliche (principalemente minerali, vitamine e micronutrienti).
"Il vino è la luce del sole tenuta insieme dall’acqua"
(Galileo Galilei)
Non solo....
Da molti anni oramai l'alimentazione e la nutrizione umana stanno acquistando sempre più importanza nella prevenzione di patologie di tipo cronico-degenerativo e nel mantenimento di un buono stato di salute psicofisico. Gli studi in questo campo vanno sempre più estendendosi e approfondendosi per tentare di comprendere i meccanismi e le relazioni coinvolti nei diversi casi, permettendo così di intervenire con indicazioni e regole che consentano di migliorare lo stato di nutrizione degli individui nelle diverse fasi e condizioni di vita.
"Il ricco mangia, il povero si nutre"
(Francisco de Quevedo)
Concepire però il nutrimento solo come sostegno della vita vegetativa sarebbe una visione riduttiva e parziale, essendo esso un processo molto più complesso ed articolato, che prevede anche un fondamentale apporto di dati neuro-sensoriali e di vissuti emotivo-istintivi. In ogni caso la scienza della Nutrizione, pur occupandosi prevalentemente di alimenti materiali, non può oggi ignorare le implicazioni dei numerosi fattori psico-emotivi ma anche degli apporti intellettivi della società contemporanea che, insieme al cibo,condizionano la permanenza dello stato di salute o viceversa l’insorgenza di malattie.
E’ necessario che nessuno di questi tre “canali” di entrata del mondo in noi sia
deficitario o preponderante rispetto agli altri due.
Quando i “tre nutrimenti” sono armonici, si verifica quella condizione ottimale che si può sintetizzare con la parola Vitalità.
Aspettiamo il futuro……